Tre relatori assieme al
sindaco di Chiaramonti (SS) ed al vice-presidente del Comitato Paralimpico, per
sostenere il progetto Agitamus che spieghiamo in questo breve editoriale
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CHIARAMONTI
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A conclusione di un mese di fruttuoso lavoro indetto dal Comitato Italiano Paralimpico, noto come AGITAMUS, giovedì 14 novembre i tre relatori che hanno dato la loro disponibilità, tra cui il sottoscritto lo scorso 6 ottobre, a presenziare al convegno conclusivo tenutosi nel Centro Anziani Locale durante la mattinata. Tra il pubblico, oltre ai familiari degli atleti ed ad una giornalista della Nuova Sardegna, le due scuole elementari e medie del paese, già presenti nelle giornate d'esposizione delle relazioni, i quali hanno contribuito alla realizzazione dei video e delle lettere in cui spiegavano ciò che avevano tratto dagli incontri negli scorsi giovedì.
LE PAROLE DEI RELATORI - In ordine, è intervenuto dapprima il Sindaco di Chiaramonti, che ha ringraziato il C.I.P. ed i collaboratori per il loro contributo, a seguire il vice presidente ha ringraziato per il lavoro svolto gli alunni delle scuole e gli atleti collaboratori.
Il primo atleta a parlare è stata Roberta, una danzatrice ed ex lottatrice di judo, che spiegato la sua difficoltà nel relazionarsi a causa della sua sordità e della sua quasi impossibilità a camminare, e la sua esperienza da lottatrice. E' seguito il mio intervento, in cui ho dapprima spiegato le mie esperienze sociali (ricordo che ho la Sindrome d'Asperger) ed all'atletica, seguite da un resoconto di quando son sceso giù a Chiaramonti ed ad un ringraziamento forte nei confronti di chi mi ha proposto questa esperienza. Come ultimo intervento di noi relatori, ha parlato Luca, il tiratore d'arco che non può camminare e che, tuttavia, ha conquistato grandi titoli.
Al termine, sono seguite le lettere degli alunni delle scuole medie ed elementari, accompagnate dai rispettivi filmati. Per me è stata un'emozione, sia parlare davanti alla platea, sia ascoltare le testimonianze degli alunni che hanno parlato. A tali momenti di emozioni sono seguiti pezzi di sollazzo, tra cui una mia radiocronaca di un immaginario Parma-Milan. Sono stati minuti, secondi, ore di grande emozione, gioia, onore, per aver contribuito ad un progetto molto importante per diffondere e far mettere nei panni di una persona che presenta difficoltà i normodotati che potrebbero non capire e puntualmente prendersi gioco di tali "stili di vita".
Sotto, troverete il video dell'intervista, che caricheremo domani mattina intorno alle 10:30.
Gianluca Scanu
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