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Mentalità vincente, Torres! Neoacquisti, colpi di mercato e il futuro in mano allo stadio

#DALLANOSTRATERRA

La carica mostrata in occasione della serata di gala e nella prima parte di campionato: dalla verve dei neoacquisti al progetto stadio, potrebbe essere la volta buona?

SASSARI

Di Piergiuseppe Fiori

In un'annata che sarà di rivalsa, come più volte annunciato durante l'estate, mantenere le promesse è fondamentale. La Torres lo sa perfettamente, e tutto ciò che è stato annunciato, piano piano, prende forma: mente attiva nel mercato, progetto stadio nuovo in corso, e soprattutto un gruppo carico e concentrato, che dà tutto per portare a casa i 3 punti. Se pensiamo che mancano poco meno di due giorni alla chiusura ufficiale del mercato estivo e la società rossoblù sta ancora operando sul mercato (la prova sono i colpi last-minute), significa che la voglia di progettare l'annata in ogni minino dettaglio. Ogni reparto è stato imbottito di rinforzi e riserve, in particolare difesa e attacco, col primo la cui coperta era piuttosto corta (e ulteriormente indebolita dall'infortunio di Idda), e il secondo inizialmente impoverito dalla partenza di Ruocco, inizialmente intenzionato a rimanere (solo il tempo dirà se è stata una buona mossa cederlo al Mantova)

Grinta in campo. Le partite contro Albinoleffe e Vis Pesaro hanno mostrato che qualcosa, nel clan rossoblù, è cambiato. Greco, anch'esso inizialmente intenzionato a partire, si è poi convinto a continuare la sua avventura sassarese, ma con qualche cambiamento. Uno schema più votato all'attacco, con il centrocampo quale punto di forza, e soprattutto una manovra offensiva continua, e soprattuto un baricentro alto in cui gioca un ruolo chiave una difesa col vizio del gol. Varela, neoacquisto di grido ed elemento vecchia conoscenza, pur che non sia ancora andato in gol in partite ufficiali ha subito messo in mostra la sua grinta, la sua classe e la sua fisicità, fornendo peraltro due assist decisivi per i gol contro i biancorossi. Guiebre è scatenato, come a Modena ha messo in mostra per ora velocità e tecnica, Antonelli in due partite (da difensore) ha messo a segno due gol, facendo quel salto di qualità che aspettava, Mastinu si conferma un regista completo, tipo Pirlo o Seedorf. E inizialmente condannato ad essere uno spettatore non pagante, nel momento del bisogno Zaccagno ha risposto presente, con due interventi decisivi di alto livello. Certo, c'è ancora qualcosa che non funziona: ad esempio, capitan Scotto non è ancora al top della forma, ma poco importa. Quando si vince, si guarda il lato positivo, e non quel piccolo dettaglio negativo.

Mercadante last-minute. Proprio il mercato era una delle premesse fatte al tavolo di Via Romita per la permanenza di Greco. Udassi e colleghi hanno soddisfatto, per ora, le richieste del ct romano: assieme ai succitati Varela e Guiebre, sono arrivati giovani promettenti come Brentan, che nelle prime partite ha dimostrato di avere i numeri per competere in un campionato competitivo come la Serie C, e Coccolo, difensore interessante il cui giudizio si potrà trarre solo quando scenderà in campo. Ma nel clan rossoblù ha sorpreso la doppia scelta last-minute: quella di acquistare i giocatori d'esperienza Casini e Mercadante. Il primo un cavallo di ritorno, che ha esaudito il suo desiderio di rivivere "una delle esperienze più gratificanti" della sua carriera, un giocatore utile dato che può giocare in un centrocampo a 3 (con vertice basso) e in un centrocampo a 2 (suo preferito). Il secondo è un vero e proprio colpo, un neoacquisto annunciato, che conta oltre 200 presenze in Serie C (un vero e proprio calciatore d'esperienza in categoria) e ripaga - o ripagherà sicuramente - dei mancati colpi Karlsson, Biancu e Zanandrea.

Finalmente lo stadio. C'è però da ricordare che una rosa di top player non ti garantisce al 100% di disputare, l'anno successivo, la Serie C. Sì, perché un aspetto extracalcistico c'è: quello della struttura all'altezza. Lo Stadio Vanni Sanna, ancora, presenta lacune che, in caso di promozione in Serie B, non permetterebbero lo svolgimento delle partite interne ivi. E tale aspetto, Feralpisalò docet, potrebbe gravare sulle annate successive. Ma non preoccupatevi, l'incubo è all'orizzonte, almeno stando alle promesse di Pierluigi Pinna. Il gm, intervenuto ai microfoni di diverse testate giornalistiche (cui spicca anche UNO4, la cui intervista è stata curata dal nostro direttore Gianluca Scanu, ndr), ha svelato alcuni aspetti del nuovo Vanni Sanna: rimozione totale della pista d'atletica, e istituzione di una nuova tribuna a bordocampo, al posto della curva dove risiedono gli ultras. Uno stadio all'inglese, che potrebbe significare il salto definitivo di qualità.

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