Grande onore e spettacolo sportivo in una città attualmente in lockdown
ANCONA | PalaIndoor |
Un mese dopo, stesso palazzetto. L'atletica leggera ritorna nel massimo teatro indoor italiano, a 28 giorni dalle gare nazionali FISPES, per i campionati FIDAL.
E qui giusto citare il detto "cambiano i ministri ma non la minestra", ma in positivo: altri atleti, stesso spettacolo, tra record e riconferme, oltre all'onore e alla soddisfazione di portare un po' di spettacolo sportivo ad una città (temporaneamente) in zona rossa.
Tamberi e Dester recordman
La maggiore attenzione della giornata atletica è concentrata sul campione del salto in alto, Gian Marco Tamberi: già dal primo tentativo supera la misura di 2.16 metri, 4 in più di Nava e Luiu e, a posteriori, alla pari di Meloni. Il suo "film" in pedana è una continua progressione, con la seconda prova targata 2.20, che gli permette di passare il turno assieme a Sottile e Meloni, e a far da contraltare vi è l'eliminazione di Massimiliano Luiu e Belli, fermatisi alle misure di 2.12.
1. Gianmarco "Gimbo" Tamberi, capace di mettere in piedi la miglior prestazione del 2021 agli Indoor
2. Dario Dester, vincitore dell'Eptathlon con un record italiano di punti, ben 6076
Dalle corse grandi tempi, dalle pedane grandi misure
Degne di nota anche le gare della corsa: la Bellò vince gli 800 donne davanti alla Baldessari e Vandi, con 2'03''25, mentre la serie veloce della stessa gara maschile viene conquistata da Barontini, con il tempo minimo sindacale per Torun (1'47''52).
I 60 donne sono conquistati dalla Fontana, per 7''35, quelli uomini da Jacobs, che centra l'oro con 6''55 dopo una partenza in sordina.
Aceti domina i 400 metri, il cui tempo di 46''57 è dovuto alla vittoria di un duello personale con Scotti all'ultima curva, finito al rettilineo; nella prova femminile è la Borga a salire sull'olimpo, con 52''69.
3. Simone Barontini, vincitore degli 800 uomini e ammesso con il minimo sindacale agli Europei di Torun
Sesto tempo all time in Italia, seguita da Mangione (53''01), terza Marchiando (53''41) e non pervenuta Folorunso, crollata nel finale. Ai salti, a spiccare è la prestazione della Derkach nel triplo, con 13.82 di misura finale distanziando la Cestonaro (13.76) e la Gavioli (13.24); con Fabbri che invece mette in bacheca una prestazione progressiva nella stessa specialità con 20.36; i 3000, invece sono vinti rispettivamente da Arese per gli uomini, già vincitore dei 1500, con 8'04''03, e dalla Aprile con 9'09''26. Infine, la Rosa conquista l'oro finale nel lancio del peso, con misura 17.40, davanti alla Musci e alla Cantarella, seconda e quarta con 14.95 e 14.87, oltre che ad una Carnevale cui non è stata pervenuta la misura finale alla sesta e ultima rotazione.
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Gianluca Scanu
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