AL DI LA' DELLA TRIBUNA
Il suo nome è legato a una carriera giornalistica luminosa e onorevole: professionalità e rigore gli hanno permesso di raccontare, oltre all'allunaggio, 17 anni di sport in televisione
CAGLIARI ⏲ tempo 0'55"
di Gianluca Scanu
"Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare!". Queste parole sono simbolo del grande Tito Stagno, uno dei più celebri giornalisti sportivi e televisivi della storia. Le parole che raccontarono l'allunaggio, lo accompagnano alla gloria eterna, quella di essere un esempio di rigore e professionalità, di tenacia e passione per il giornalismo.
Ci lascia a 92 anni la leggenda Tito Stagno, lascia una famiglia di ben 8 fratelli, lascia un mondo che gli ha permesso di fare e raccontare la storia.
Famiglia e giornalismo
Primo di 8 fratelli, iniziò il lavoro in radio ad appena 19 anni: il suo ruolo fu quello di radiocronista di storia, in una parola documentarista, prestando voce a numerosi eventi storici straordinari, tra i quali spicca il viaggio nello spazio di Gagarin intorno alla Terra nel 1961. In seguito, passò alla televisione, dove oltre a raccontare il succitato allunaggio (vedi anche foto sotto), condusse e curò per 3 stagioni La Domenica Sportiva (dal 1979 al 1981 e nella stagione 1985-1986), e si occupò del settore Sport di Rai Uno per ben 17 anni.
Ha toccato! Il momento dell'allunaggio (in alto) e un frame del racconto in diretta di Stagno sul Programma Nazionale (in basso)
Altri mestieri
Oltre a questo, il giornalista di Cagliari si è fatto notare pure per un'esperienza lavorativa da attore, nonché da inviato ai Giochi Olimpici, da vaticanista, dove si fece notare per le interviste ai papati di Giovanni XXIII e Paolo VI, ed infine pure parlamentare, durante il settennato di Saragat al Quirinale.
Il ricordo |
Le parole di ricordo del Cagliari: |
Racconta Franceschini
Il ministro della cultura Dario Franceschini lo ricorda così: "Addio a Tito Stagno, grande giornalista italiano che ha raccontato con rigore e professionalità i principali eventi del nostro paese e che tutti ricordiamo per l’emozione con cui guidò gli italiani nel viaggio sulla Luna. Mi stringo con affetto al dolore dei familiari e degli amici in questa triste giornata in cui se ne va un pezzo di storia del giornalismo italiano"
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