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Tennis, Nastase attacca Sinner: "Fosse stato romeno l'avrebbero sospeso"

#LINCHIESTA CASO SINNER

L'ex campione attacca l'altoatesino per la sua assoluzione: sentenza attesa a gennaio


A cura di Gianluca Scanu

Jannik Sinner dovrà attendere ancora qualche mese per una sentenza definitiva sulla sua positività a un controllo antidoping risalente a marzo, ma intanto affronta le conseguenze mediatiche. Nonostante i successi sul campo, fuori dal campo aumenta la critica verso la sua assoluzione, con personaggi come Ilie Nastase che contestano la disparità di trattamento rispetto ad altri casi come quello di Simona Halep. Nastase, ex numero uno del mondo, ha criticato duramente la sanzione minima di Sinner rispetto alla sospensione di Halep, affermando che le decisioni sono influenzate dalla nazionalità.

L'ex tennista Halep ha espresso frustrazione per la disparità di trattamento, sostenendo che l'ITIA ha agito intenzionalmente per danneggiare la sua carriera. Queste dichiarazioni contribuiscono a un clima avvelenato attorno a Sinner, che dovrà attendere almeno fino a febbraio per conoscere il suo destino. La coincidenza di risultati positivi al doping per il numero uno maschile e la numero uno femminile nello stesso anno solleva ulteriori dubbi sulle modalità di pubblicazione dei risultati e non fa bene all'immagine del tennis.

Questa situazione ha generato un forte dibattito nel mondo del tennis, mettendo in discussione l'equità delle sanzioni e il ruolo delle organizzazioni di controllo. I commenti di Nastase e Halep riflettono un sentimento di ingiustizia e aumentano la tensione mediatica attorno ai casi di doping. La comunità tennistica osserva con attenzione, in attesa di ulteriori sviluppi, mentre Sinner continua a concentrarsi sul suo gioco e sui futuri tornei. La questione rimane aperta e la risposta definitiva influenzerà non solo la carriera di Sinner, ma anche la percezione pubblica del doping nel tennis.

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