NOTIZIE DALLA GUERRA - Formula Uno
Si doveva correre il 25 settembre, ma la guerra Russia-Ucraina annulla la tappa; intanto, rischia anche l'americano Haas per lo sponsor Uralkali
dalla redazione⏲ tempo 0'58"
di Gianluca Scanu
Ancora notizie drammatiche, per la Russia, a livello sportivo. Dopo la cacciata di Abramovich dal Chelsea e il rifiuto della Polonia di giocare i playoff con gli stessi russi, ecco che viene colpita anche la Formula 1.
Niente Sochi, a settembre, a meno che il conflitto non si risolva entro la data, come stabilito dal comunicato emesso dalla federazione.
Il comunicato
In mattinata, infatti, è stato comunicato che "Il campionato mondiale di F1 fa tappa in tutto il mondo con l'obiettivo di unire i popoli. Stiamo assistendo a sviluppi in Ucraina con profonda tristezza e sincero shock, ci auguriamo una rapida e pacifica svolta. Giovedì sera si è tenuta una riunione per stabilire quale fosse la posizione del nostro sport. Tutti i partecipanti sono giunti alla conclusione che in queste circostanze è impossibile disputare il Gran Premio di Russia.
Le date del Mondiale 2022 |
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Altri problemi
Nonostante, quindi, il comunicato faccia intendere che se il conflitto si dovesse risolvere entro settembre, la situazione di Sochi è alimentata anche da altri fattori, quali il rifiuto di molti piloti nel partecipare alla spedizione russa (su tutti Vettel, che aveva già preso posizione su tale argomento), nonché le controversie politiche che riguardano Nikita Mazepin, figlio e promotore dell'Uralkali, l'azienda mineraria russa leader nell'esportazione del potassio. Per gareggiare, il russo dovrebbe uscire dallo sponsor: tuttavia, su questo, non sembrano esserci problemi, in quanto il corridore pare essere disposto a uscirne.
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